Isterosalpingografia
CHE COSA É
L’isterosalpingografia è un esame radiologico contrastografico dell’utero e delle tube, necessario per verificare la pervietà delle vie genitali, la loro morfologia e l’eventuale presenza di lesioni patologiche. Consiste nell’iniettare attraverso la cervice uterina un mezzo di contrasto opaco e nell’eseguire una serie di radiografie per studiarne il percorso.
PERCHÉ SI FA
Tale esame viene praticato frequentemente nella diagnostica per la sterilità e viene impiegato anche per studiare la causa di aborti ripetuti. Deve essere eseguita preferibilmente nella prima parte del ciclo (normalmente dal 1° all’8° giorno) per evitare che l’immissione del liquido di contrasto all’interno dell’utero possa interferire con una eventuale gravidanza in fase iniziale.
Nel documentare l’aspetto della cavità uterina, l’isterosalpingografia può evidenziare la presenza di fibromi sottomucosi ed evidenziare l’eventuale occlusione delle tube. È un esame a volte doloroso e non privo di complicazioni.
Durante l’esame la donna è distesa con i piedi posizionati come per eseguire una visita ginecologica. Uno speculum viene inserito in vagina per mantenere le pareti vaginali divaricate e consentire la visualizzazione della cervice. La cervice viene detersa e viene iniettato un anestetico locale. Durante l’esame si eseguirà una proiezione in basale del tratto da analizzare e lo specialista in un secondo tempo, introdurrà il mezzo di contrasto in maniera da seguire il suo percorso. Il mezzo di contrasto passa lentamente nell’utero e nelle tube di Falloppio attraverso il sottile catetere. Durante la somministrazione del mezzo di contrasto saranno eseguiti più radiogrammi per seguire il decorso del contrasto. Finito l’esame lo specialista potrà consigliare l’assunzione di un eventuale anti dolorifico per alleviare i fastidi dovuti all’esame.
Molte donne presentano lievi effetti collaterali dopo aver eseguito una isterosalpingografia; questi non sono importanti e nella maggior parte dei casi scompaiono dopo un paio di giorni. Gli effetti collaterali possono consistere in perdite vaginali vischiose quando parte del fluido fuoriesce dall’utero, sensazione di vertigini, crampi, debolezza o nausea, lieve sanguinamento vaginale.
Solitamente non si manifestano gravi problemi; nel caso in cui questi si presentassero, potrebbero comprendere una reazione allergica al mezzo di contrasto, una lesione dell’utero od un´infezione pelvica, nel qual caso occorre chiamare un medico se si hanno sintomi quali vomito, debolezza, severi dolori addominali o crampi, cospicuo sanguinamento vaginale, febbre o brividi.
Solitamente non viene eseguita se una donna è incinta, se ha una infezione pelvica, se è allergica al mezzo di contrasto utilizzato nella procedura o se presenta un consistente sanguinamento uterino.
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